martedì 20 gennaio 2009

Perchè ho scelto la decrescita come primo tema da inserire nell'i-box

Quando Imparafacile Runo mi ha chiesto se avevo voglia di occuparmi della gestione dell’ibox dandomi ampia facoltà di decisione, almeno per il primo argomento da trattare, ho scelto senza esitazione di raccogliere informazioni e avere l'opportunità di scambiare opinioni riguardo la decrescita perché la sento una possibile alternativa, arrivati a questo punto della storia umana, al consumo sfrenato, nel tentativo di migliorare la condizione dell'individuo all'interno della società.
Si vive in un tempo dove sempre più appare chiaro che l'azione di un singolo individuo segna, nel bene o nel male, le possibilità di altri.
Anche se le scelte operate non generano riscontri immediati nella vita reale la ricaduta che avranno nel tempo non sarà virtuale ma tangibile presente per le generazioni a venire.
La presa di coscienza e la rivoluzione che queste generano all'interno del sistema individuo sono già di per sè stesse azione con le conseguenze che questo può avere sull'ambiente circostante e i nostri simili.
Comprare e vendere, costruire e distruggere, mangiare e smaltire, sono azioni che da sempre si fanno e si dovranno continuare a fare.... il modo in cui esse possono essere compiute dipende da noi. Mi interessa quindi comprendere come poterle fare meglio, pur essendo consapevole che nel tempo attuale troppo spesso le scelte sono "guidate" e tutto rischia di diventare una possibile nicchia in cui rigirarsi fino a essere fusi per rientrare nel sistema e che dal sistema trae comunque le possibilità di essere.
La storia procede secondo me in sintesi come Tomasi di Lampedusa fa dire a Tancredi nel Gattopardo "Bisogna cambiare tutto per non cambiare nulla"e questa appare verità se vista con gli occhi mortali di cui siamo dotati ma barlumi di speranza si accendono se riusciamo a guardare con occhi aperti il lento cammino del miglioramento umano nella storia.
La decrescita potrebbe essere un'altra storia solo in questo mondo così com'è, tecnologico, ricco, “democratico”, produttivo, proiettato nel futuro, immerso nel presente, consapevole del passato (non sempre), mondo all'interno del quale l'individuo sociale modifica però il proprio immaginario di desideri, trasformandolo in responsabilità sociale e l'individuo filosofico apre le possibilità di espressioni del sé a quelle opportunità che fin qui sono state negate a molti. Discutere e fare, scoprire e applicare, vivendo il presente, è quello che mi interessa.
Cercare di capire e agire utilizzando le opportunità del nostro tempo è un “prezioso” dovere e anche il mondo virtuale di Second Life diventa una reale possibilità di comunicazione.

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