mercoledì 30 luglio 2008

La PNL applicata alla scrittura


Ecco finalmente la traccia dell'ultimo seminario che ho svolto. Si tratta della seconda serata organizzata in colalborazione con STOA', giovedì scorso, 24 luglio, presso la sede in SL di Communication Village, che ancora una volta ringraziamo per l'ospitalità.

Anche in questo caso dal riassunto non è possibile ricavare il valore dato dai molti interventi dei partecipanti o dai risultati dei test e delle esercitazioni che sono state proposte durante la serata. Per avere quelli, l'unico modo è aprtecipare :-)

Prma del riassunto propongo le slide utilizzate.


LA PNL E IL RAPPORT

La PNL (Programmazione Neuro Linguistica) nel corso degli anni ha approfondito le proprie teorie, integrandosi con altri campi di studio, come la psicologia, la linguistica, la cibernetica, la teoria dei sistemi, tanto per citarne alcune.

Fra i tanti meccanismi inconsci che ha rilevato ce n’è uno di particolare interesse: il fatto che due persone, quando desiderano piacersi, in maniera del tutto spontanea e naturale tendono ad imitarsi.
Succede fra due amici che vanno molto d’accordo, fra due findanzati (almeno nei primi tempi, ehmmm!!), ma succede anche nella vita comune quando incontriamo una persona che in qualche modo attira la nostra attenzione e desideriamo piacergli: iniziamo a copiarne i gesti, il tono di voce e l’uso delle parole.

E’ un dato di fatto: le persone che ci assomigliano ci piacciono di più. E se vogliamo piacere ad una parsona… cerrchiamo di assomigliarle.

Si tratta di un meccanismo inconscio, ma che usato in modo consapevole può essere usato per creare sintonia e comunicare meglio.
Come tutti gli strumenti può essere usato in modo etico oppure no: Fingere? Non vale la pena. Il gioco prima o poi si scopre.
Capire l’altro sì. Mettersi nella sua lunghezza d’onda, per capirlo meglio e per farci capire meglio.

Ma cosa significa capire l’altro? Come posso comprenderlo in maniera più profonda? poi vale davvero la pena adattare il mio linguaggio al suo?

IL METODO CRG

CRG è acronimo delle parole calibrazione, ricalco e guida, cioè le tre fasi che per mettono di raggiungere una buona sintonia con il nostro interlocutore
- calibrazione: lo studio delle modalità comunicative dell’altro
- ricalco: adattamento delle proprie modalità comunicative a quelle dell’altro
- guida: il momento cui possso esprimermi più liberamente, avendo più probabilità che l’altro mi segua

Tutto questo crea Rapport, sintonia, la sensazione di essere nella stessa lunghezza d’onda.

Cosa calibrare e ricalcare in un dialogo faccia a faccia?
In cosa consiste l’attività di calibrazione? Cosa si ricalca dell’altro nel caso di una chiacchierata faccia a faccia?

> COMPORTAMENTO VERBALE: tipo di parole usate, sostantivi, aggettivi, modi di dire ecc
> COMPORTAMENTO PARA VERBALE: tono di voce, volume e ritmo
> COMPORTAMENTO NON VERBALE: mimica, gestualità, postura, prossemica

Cosa calibrare e ricalcare in un dialogo scritto?

VERBALE: le parole che indicano la preferenza sensoriale: visiva, auditiva o cenestesica.
PARAVERBALE: lunghezza delle frasi, spaziatura fra i paragrafi, grandezza dei caratteri, tipo di carattere (grassetto, corsivo, sottolineato), punteggiatura.
NON VERBALE: formato dei caratteri, formato generale, uso di emoticon

E con questo il tema della serata è completato.
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Altri materiali sulla serata sono stati pubblicati da Eleonora Porta (mi sa che prima o poi devo farle un regalone per la maniera in cui documenta anche le mie serate. Ed è sua anche la foto che introduce questo post) che ha preparato:
>
le foto della serata
> il log della chat, che potete scaricare dal box "file di E.P.", che si trova fra i widget nella colonna di sinistra del suo
blog
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Per altre informazioni, contattatemi pure o iscrivetevi al gruppo Imparafacile

CIAO a tutti

sabato 19 luglio 2008

2.0, un numero per il web e per l'e-learning

Riporto di seguito alcune delle considerazioni esposte al seminario di giovedì 17 sull'utilizzo degli strumenti del web 2.0 per la formazione.

Si tratta naturalmente di un riassunto, nel quale è impossibile riportare la quantità di sollecitazioni e contributi arrivati dalla partecipazione (molto) attiva delle persone presenti.

E poi non vorrei viziare i miei lettori: se riporto sempre tutto, corro il rischio che nessuno venga più agli eventi che organizzo :-)
Alla fine del post ci sono comunque i link alle belle foto realizzate da Eleonora Porta e, per i più coraggiosi, anche il video completo della serata, ripreso da Giocalo Maximus.

Infine ringrazio tutti quelli che hanno partecipando, rinunciando ad una fresca passeggiata serale o a parte della propria vacanza pur di esserci.

Buona lettura a tutti.

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LA DIVERSITA'

Second me la diversità di comportamento nella ricerca delle informazioni è uno degli elementi su cui si gioca il successo degli strumenti web 2.0

Se chiedete a persone diverse di informarsi su un argomento qualsiasi, queste sicuramente seguiranno percorsi diversi. Durante la serata di ieri, dopo aver invitato i partecipanti a informarsi sulla guerra dei 100 anni (argomento scelto a caso...), quando ho chiesto quali percorsi avessero seguito ci sono state risposte di questo tipo:

> sbas Writer: google guerra dei cento anni wikipedia
> Giuseppe Zapatero: http://www.bluedragon.it/medioevo/guerra_dei_centanni.htm, escludo le banali, tipo wiki
> Mexi Lane: wiki è spesso inaffidabile, io cerco prefiribilmente saggi o tesi
> Titty Thor: link di wikipedia
> Eleonora Porta: autorevolezza, pertinenza,....ad esempio i puno ORG ,i PDF....e WIKI

Questa diversità di comportamento non stupisce, dato che al momento in cui si vuole approfondire un tema, ognuno sceglie a seconda di fattori più o meno importanti, come:
> il livello di conoscenza che si ha dell’argomento
> i diversi livelli di motivazione
> la diversa predisposizione a partecipare
> i diversi stili di apprendimento
e decine di altri fattori.

E’ facile notare quindi che il web 2.0 risponde in modo egregio a queste diversità. Ognuno trova nel world wide web ciò che vuole, e lo trova nel modo più adatto a seconda del proprio carattere, contesto, motivazione, stile di apprendimento ecc

APPRENDIMENTO FORMALE O INFORMALE?

Questa diversità, che facilità così tanto chi vuole informarsi, mette però in difficoltà chi deve progettare/gestire un corso di formazione.
Il web è perfettoper un tipo informale di apprendimento, mentre docenti e insegnanti sembrano aver bisogno costantemente di strutturare il più possibile i propri corsi:
> abituati al controllo totale sul percorso da fornire, come possono rinunciarci?
> come potrebbero organizzare il lavoro, senza uno schema, una via da seguire?
> come potrebbero definire degli obiettivi e trovare il modo di misurare il loro ragiungimento?

Se dovessimo fermarci ad una visione superficiale, sarebbe chiaro che il modo informale di procedere facilita chi vuole apprendere, ma complica la vita agli operatori della formazione.

A proposito di formale e informale, sta prendendo piede una tripartizione che mi lascia perplesso, secondo cui la formazione potrebbe essere formale, non formale e informale, con queste caratteristiche:



FORMALE STRUTTURATO / FORMALE CERTIFICATO

A parte la prima impressione, secondo cui “informale” e “non formale” mi sembrano sostanzialmente due sinonimi, si tende a dare a questi aggettivi dei valori diversi a seconda delle situazioni:
1) in alcuni casi fanno riferimento al fatto alla maggiore o minore “strutturazione” di un corso: da una parte corsi progettati, organizzati, articolati in modo preciso (scuola, univesrsità ecc.), dall’altra la formazione incidentale, casuale della vita di tutti i giorni
2) in altri casi però gli stessi aggettivi fanno riferimento alla presenza o meno di un’istituzione che certifichi l’apprendimento.

Se mettiamo in relazione proprio questi due fattori - maggiore o minore struttura dei corsi, presenza o meno di una certificazione – ci si rende conto di come sia facile trovare esempi che prevedano diverse possibilità
- formazione strutturata e certificata
- formazione strutturata ma non certificata
- formazione non strutturate e non certificata
L’unica area ancora da riempire è quella in cui ci sia una formazione non strutturata, ma certificata.



E’ facile intuire che per un’istituzione scolastica di qualsiasi tipo non è possibile certificare una formazione totalmente informale, cioè quel tipo di formazione che si adatta così bene a stimolare, incuriosire, la maggior parte delle persone.

Quali soluzioni allora? Davvero non c’è scampo per alla monotonia delle lezioni tradizionali, strutturate, ordinate… noiose?
Come unire l’ esigenza di percorsi strutturati - necessari per poter fornire una certificazione - con le caratteristiche dell’apprendimento informale, che trova proprio nel web 2.0 straordinare opportunità di sviluppo?

IL BLENDED, ANCORA LUI...

Ancora una volta sembra che la soluzione migliore possa venire dalla capacità di integrare diversi strumenti didattici, includendo fra le novità anche tutti quelli offerti dal world wide web.

Sotto questo punto di vista è certamente coraggioso il progetto
CEK-Lab, che accanto alla formazione d’aula, strutturata, ha deciso di mettere a disposizione anche un ambiente più informale di apprendimento, ricorrendo a strumenti come il wiki, linkedin, podcasting, ning, youtube, Flickr/), la piattaforma LMS docebo (http://elearning.stoa.it/doceboLms/), e un archivio open access di documenti digitali

Da quel che abbiamo detto all’inizio e dallo studio di un progetto ricco e complesso come quello di CEK-lab, possiamo trarre alcune considerazioni:

1) l’apprendimento informale (inteso come attività non strutturato) non potrà mai sostituire completamente nelle istituzioni scolastiche quello formale, dato che solo quest’ultimo può essere in qualche modo certificato
2) è possibile prevedere un mix di percorsi formali (da seguire obbligatoriamente) e informali (con libertà di scelta sull'utilizzo)
3) perché questo mix funzioni è necessario che tutto il percorso sia progettato con molta più attenzione: dalla definizione degli obiettivi alle modalità di valutazione, dagli strumenti didattici alle modalità di lavoro. Anche se può sembrare un paradosso, per lasciare più libertà agli allievi, il percorso formativo deve essere molto più strutturato
4) per quanto siano numerosi o innovativi gli strumenti che si decide di mettere in campo, alla fine sarà sempre il progettista della formazione (il docente, il formatore o chi per lui) a determinarne il successo di un corso di formazione

Imparafacile Runo

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>> per vedere le foto della serata, realizzate da Eleonora Porta,
clicca qui << >> per vedere il video della serata, realizzato da Gioacolo Maximus, clicca qui <<

martedì 15 luglio 2008

Imparafacile e CEK-Lab per sperimentare la formazione 2.0


Ciao a tutti,
fra qualche giorno avrò il piacere di collaborare con CEK-Lab in un evento particolarmente significativo.

CEK-Lab è un un progetto di ricerca e sperimentazione per lo sviluppo di un modello di formazione manageriale per le imprese e per le pubbliche amministrazioni.

Il progetto è finanziato dalla Regione Campania (POR Campania 2000/2006. Misura 3.5) e realizzato da STOÀ, Polo delle Scienze Umane e Sociali dell’Università Federico II, Intesa Formazione.

Nel corso della sperimentazione formativa avvenuta nel corso del progetto, si è fatto ampio ricorso alle risorse ed ai servizi messi a disposizione dalla rete, integrandoli con quelli della Business School con l’obiettivo di sviluppare un ambiente di apprendimento diffuso che supportasse i partecipanti alla sperimentazione nei propri percorsi di apprendimento individuale.

Ultima tappa del percorso di CEK-lab è l’utilizzo di Second Life come luogo in cui sperimentare modalità alternative per l’apprendimento.

Per questo STOA’ mi ha chiesto di collaborare nella realizzazione di due seminari, con l’obiettivo di svolgere una rassegna degli strumenti che il web mette a disposizione di chi si occupa di formazione e di verificare con una esperienza pratica la loro efficacia alla luce dei paradigmi elaborati dal web 2.0

Questo è il programma dei due seminari:

giovedì 17 luglio: Gli strumenti del web 2.0 per l'apprendimento
Rassegna di strumenti per la condivisione della conoscenza, con riferimento alle opportunità offerte al mondo della formazione dal web 2.0

giovedì 24 luglio: Business writing: la scrittura funzionale in azienda
Esempio pratico di utilizzo di Second Life per facilitare l’interazione e la collaborazione all’interno di un corso di scrittura funzionale

Per l'occasione saremo ospiti di Vaniglia Ho, dato che terremo i seminari nel suo auditorium a
Communication Village.

Orario: 21.30-23.00
SLURL:
http://slurl.com/secondlife/Wonderland%20Island/94/16/23/

Vi aspettiamo numerosi ad animare il dibattito e a raccontare le vostre esperienze didattiche nel metaverso.

Imparafacile Runo

sabato 12 luglio 2008

WAI: Welcome Area Imparafacile



Molti hanno sperimentato il senso di disagio che si prova entrando in SL senza sapere cosa fare e dove andare.
Tanto che molti newbie abbandonano il metaverso solo pochi giorni dopo esserci entrati, convinti che non ci sia nulla di interessante da fare o che imparare a starci costi troppa fatica.

Proprio per aiutare in nuovi arrivati a trovare un ambiente accogliente ho creato la WAI (Welcome Area Imparafacile): un’area di benvenuto, con una guida base all’utilizzo di SL e una serie di servizi utili per rendere l’esplorazione e la residenza in SL più gradevole e soddisfacente.


In questo momento ci sono già 6 WAI disponibili in diverse land e a breve ne sarà istallata una settima.
Dato che da quando il progetto è partito ci sono state delle evoluzioni, con alcuni cambi sulla grafica e sui contenuti, in questi giorni lavorerò per dare un po’ di coerenza al tutto.
Credo però che il cuore delle WAI sia intatto in tutte le istallazioni: l'idea di permettere ai niubbi di imparare subito e in breve tempo ciò che gli serve.

Se qualche owner fosse interessato ad averne una e volesse conoscere le condizioni generali, può tranquillamente mandarmi un IM.

Nel frattempo ecco gli SLURL delle 6 WAI già disponibili:

VULCANO
http://slurl.com/secondlife/vulcano/138/11/32/
ITALIAN LIFE
http://slurl.com/secondlife/Italian%20Life/47/98/21/
PIAZZA ITALIA
http://slurl.com/secondlife/PIAZZA%20ITALIA/128/104/21/
ISHTAR LAGOON
http://slurl.com/secondlife/pergola/133/25/21/
NO WOMAN NO LIFE
http://slurl.com/secondlife/noWomannoLife/106/82/61/
EXPERIENCE ITALY
http://slurl.com/secondlife/Experience%20Italy%20SE/99/140/25/

Aspetto suggerimenti, note, consigli e tutto ciò che può essermi utile per miglirorare questo servizio.

CIAO a presto
Imparafacile Runo

martedì 8 luglio 2008

Lavagne e proiettori per chi comunica in SL

Ciao a tutti,

domani mercoledì 9 luglio, nella mia sede a Vulcano, Salahzar Stenvaag presenterà e ci insegnerà ad utilizzare due tool particolarmente interessanti per chi si occupa di formazione ed ha bisogno di condividere informazioni.

Si tratta di:
> una lavagna che presenta notecard testuali
> un proiettore, che, grazie ad un’idea geniale, permette di ridurre notevolmente i costi di caricamento delle immagini

Per chi non lo sapesse Salahzar Stenvaag è già noto per le sue lezioni di scripting e sull’uso di opensim, ma anche per essersi specializzato nella creazione di lavagne e proiettori.

Per questo se organizzate abitualmente lezioni (ma anche mostre, convegni o avete bisogno di condividere informazioni), venite a trovarci.

Appuntamento alle ore 22.00
SLURL: http://slurl.com/secondlife/vulcano/139/30/26/

Ciao a tutti

Imparafacile Runo

domenica 6 luglio 2008

La scrittura su web

La riscrittura della chat dell'incontro di mercoledì 2 luglio, mi ha riproposto un tema che è dovrebbe essere particolarmente sentito dai bloggers, quello della scrittura.

Già nell'incontro del 25 giugno si era parlato di lunghezza dei post, con le opinioni di Alice Mastroianni diverse, per esempio, da quelle di Genof Karas. La prima che preferisce sentirsi libera di scrivere post lunghissimi, in cui farci stare tutto ciò che sente; il secondo che ha ammesso la difficoltà di mettere su web del materiale che aveva già su carta, operazione che lo ha portato a scegliere uno stile asciutto, diretto e a ridurre i testi della metà.

Un'amica, leggendo la mia riscrittura, ha commentato divertita: "la tua solita mania di mettere in ordine".

Voi cosa ne pensate? meglio post lunghi? corti? curati? oppure con errori e refusi tipici di scrive di getto, lasciandosi trasportare dalle proprie emozioni?

Io purtroppo non sono obiettivo, perchè sono influenzato da almeno due fattori:
1) sono un formatore e quindi penso prima di tutto a chi dovrà leggere il mio materiale. Voglio che il messaggo sia chiaro, diretto e che il lettore non debba far fatica per capirmi:
2) tengo periodicamente corsi di scrittura (ne ho fatti un paio anche in SL) e quindi mi sento in dovere di rispettare i suggerimenti che fornisco durante i miei interventi

Per gli indecisi suggerisco due video

1) LE PAROLE SONO IMPORTANTI

Nel film Palombella Rossa, Nanni Moretti è intervistato da una giornalista che ha un linguaggio sciatto, pieno di luoghi comuni e parole inglesi. Divertente :)



2) TOTO', PEPPINO E.. LA LETTERA PIU' FAMOSA

Un classico per mettere alla berlina chi cerca di usare un linguaggio che non gli appartiene. Non si può che ridere :D



Avete altri esempi di uso divertente del linguaggio?
Vi capita mai usando la chat in SL che una vostra frase sia completamente fraintesa, costringendovi a spiegazioni e precisazioni?
Daiii!!! Mandatemi qualche esempio, che poi lo uso nei corsi...

Buona visione a tutti

Imparafacile Runo

giovedì 3 luglio 2008

La seconda serata dedicata a SL e WEB 2.0 - materiali


Ieri sera si è svolta a Ex.it la seconda serata dedicata a SL e WEB 2.0
Un confronto appassionante fra diversi modi di vedere e vivere il web in relazione a SL.

CITAZIONI DEGLI OSPITI
Riporto delle brevi citazioni dei 4 amici che ho avuto il piacere di avere come ospiti e che mi hanno permesso di mantenere molto alto il livello del confronto.

Roxelo Babenco
(parlando dei molti strumenti di condivisione che il web mette a disposizione)
“Ritengo che questi luoghi siamo spazi di libertà e di relazione, essi rappresentano un modo di fare informazione dal basso e un modo di comunicare alternativo e diretto. Sono rispettosa della netiquette e concepisco questi cyberluoghi come pagine dove ognuno possa esprimere il proprio punto di vista.”

Eleonora Porta
(comentando il proprio rapporto con il web)
“sono dinamica anche io, senza schemi o standard precostituiti, non mi preoccupo di avere un blog “ben costruito”; diciamo che lo vivo perché mi fa sentire viva, dinamica ed anche creativa. E la creatività, si sa, cresce solo se c’è libertà.

Neupaul Palen
(spiegando la scelta di dare un carattere narrativo al proprio blog)
“Questa narrazione intendeva esemplificare quella che consideriamo una condizione ampiamente diffusa nelle "rappresentazioni" e nelle relazioni poste in atto tramite le identità digitali: quella in cui usiamo il nostro alter ego per darci la possibilità di concretizzare parti di noi che solitamente, per problemi legati alla nostra formazione esistenziale ed ai relativi "ostacoli sociali", non riusciamo a esplicitare nella vita quotidiana”

Papper Papp
(commentando il fatto che ogni attività del web è in continuo sviluppo. Una versione beta permanente)
“La sensazione di mancanza di compimento genera sicurezze e non il contrario, perchè la comunicazione, secondo noi, è continua ricerca e solo con questa continuità si hanno chance di far crescere la propria capacità analitica. E questa dovrebbe essere l'unica sicurezza che vale la pena inseguire.”

IL LOG COMPLETO DELLA SERATA
Ho messo in un file di word il log completo della serata che mi è stato gentilmente passato da Papper Papp nella sua forma originale.

Assumendomi qualche rischio ho deciso di rimaneggiarla e, per rendere più fluida la lettura, ho fatto queste operazioni:
> ho eliminato i saluti di chi arrivava o usciva
> ho accorpato i testi spezzettati
> in alcuni casi ho spostato di qualche riga la posizione di alcuni interventi, per tenere vicini alcuni temi, che, come succede spesso in chat, nella realtà erano sovrapposti.
Non ho invece corretto errori di battitura o inserito punteggiatura.

Mi auguro che questa operazione contribuisca a rendere la lettura più lineare e semplice, ma se qualcuno ritiene che in questa operazione il suo pensiero risulti distorto o meno comprensibile, me lo dica pure, che provvedo a rimediare.

Cliccate qui per scaricare il file:
http://www.imparafacile.it/risorse/materiali/sl-e-web20-log.doc

ALTRE RISORSE
A corredo del confronto segnalo:

1) Video sul web 2.0 realizzato da Micael Wesch, Assistant professor of cultural anthropology, Kansas State University
http://www.youtube.com/watch?v=NLlGopyXT_g
2) il thread che sul Forum di Second Life Italia ha proseguito il dibattito della prima serata:
http://www.secondlifeitalia.com/community/viewtopic.php?t=16184
3) le foto ed un ricchissimo elenco di risorse e materiali elencati da Eleonora Porta:
http://eleonoraporta.blogspot.com/2008/07/sl-ii-appuntamento-con-i-blogger-by.html

Se nei prossimi giorni troverò altri riferimenti alla serata, li aggiungerò a queste risorse.

Buona lettura

Imparafacile Runo