CONVEGNO “IL VIRTUALE NEL NOSTRO FUTURO”
Il convegno organizzato il 20 novembre dal CDTI di Roma ha riprosto fra i vari temi, quello della formazione aziendale in SL, grazie anche al dibattito nato dopo la lezione che ha messo in contatto simultaneamente RL e SL.
Ho già avuto occasione di parlare delle simulazioni e credo non ci siano dubbi sul fatto che siano il modo più efficace e completo di usare Second Life per fare formazione.
Nonostante questo dobbiamo rilevare ed accettare che la riproduzione in SL di una situazione simile a quella d’aula – persone che ascoltano un relatore – è di certo la più diffusa. E non è un caso: la semplicità di realizzazione, i costi contenuti, la facilità nel reperire i tools, la possibilità per i relatori di riutilizzare slide già pronte, sono tutti elementi che giocano a favore di questa modalità operativa.
Ecco allora qualche suggerimento pratico su come realizzare uno spazio da utilizzare per lezioni, convegni e seminari.
OBIETTIVI GENERALI DI UN'AULA
Nel pensare a come dovrebbe essere un’aula in SL mi viene in mente che un’aula dovrebbe essere:
> facile da usare per il relatore/insegnante: tools semplici per la distribuzione di materiali e uno spazio agevole in cui muoversi nel caso faccia lezione in piedi
> facile da usare per i partecipanti/allievi, che devono poter accedere senza fatica ai materiali, seguire facilmente la lezione sia in chat che in voice, in un ambiente confortevole
> flessibile per adattarsi a situazioni diverse: lezione frontale, dibattito fra più persone, utilizzo o meno di supporti multimediali ecc.
DISPOSIZIONE GENERALE
Nella disposizione generale dell’ambiente, si dovrebbero prevedere:
> un punto di arrivo/punto di accoglienza, dove siano presenti cartelli informativi (sul singolo evento, su altri eventi, loghi di sponsor, ecc.). Il punto di accoglienza è utile anche per evitare, almeno in parte, che le persone prendano il LM nel punto in cui solitamente c’è il relatore, con l’effetto poi di essere teleportati sopra o vicino a lui durante la lezione, con evidente disturbo per il gruppo
> oggetti per sedersi: non è rilevante che si tratti di sedie, panchine, o semplici poseball. Piuttosto provvedere che ci siano posture diverse o, meglio ancora, uno script che permetta ad ognuno di scegliere fra un certo numero di posizioni diverse. Esistono anche script che nello stesso oggetto attivano ogni volta che ci si siede una postura casuale e diversa, ed altri impostati per modificare la postura dopo un certo numero di secondi. Usare uno di wuesti script permette di evitare l’effetto sgradevo ed artificiale che si ha vedendo qualche decina di avatar tutti nella stesa posizione.
> attenzione alla posizione e all’orientamento della cam dei partecipanti. Molto spesso si utilizza come aula l’ambientazione di un’arena, oppure di un auditorium con scalinate. In questo caso gli avatar si posizionano uno dietro all’altro, ogni volta salendo di un gradino. In queste situazioni i gradini o gli avatar rendono complicato l’uso della cam, che può essere disturbata dalla vicinanza fra avatar, oppure trovarsi incastrata nei gradini.
E’ auspicabile che quando un avatar si siede, la cam sia libera e si rivolga automaticamente verso il punto in cui si trova il relatore. Spetta poi ai singoli decidere se manovrare manualmente o meno la cam per esplorare l’ambientazione circostante.
> assicurarsi che da ogni punto tutti possano leggere le chat di tutti, senza costringere ad usare lo “shout”
> qualità e volume del voice dipendono da molti fattori (compreso il fatto che qualcuno scelga come punto di ascolto il proprio avatar o la propria cam). Credo che in un aula in cui tutti leggono la chat (punto precedente) si ottengano buoni risultati anche con il voice, senza bisogno di ulteriori accortezze.
TOOLS D’AULA
Anche per quanto riguarda gli strumenti da utilizzare in aula, la scelta varia molto a seconda del contesto, degli obiettivi e delle modalità con cui si desidera proporre i materiali. Credo sia utile prevedere:
> un proiettore slide e video (meglio se integrato in un unico oggetto, come il proiettore NHT, che permette la ricerca di video su youtube, lo streaming e molte altre funzionalità incorporate in un unico oggetto)
> distributore di oggetti, nc, lm, link web. A seconda dei casi si può decidere se fare un unico oggetto, oppure un oggetto per ogni tipo di materiale da distribuire, o se ci siano soluzioni intermedie.
> raccoglitore di nc, in cui i partecipanti possano mettere i propri feedback. Particolarmente utili sono gli oggetti che permettono sia di raccogliere le nc, che di distribuire il contenuto dell’oggetto in un’unica cartella. In un lavoro di gruppo, ad esempio, ognuno inserisce nell’oggetto il proprio contributo e alla fine tutti, con unico clic, posso ottenere la cartella che raccoglie tutti i contributi.
ALTRE CONSIDERAZIONI
> Di volta in volta potrebbero essere d’aiuto altri tool, ma dipende dalle occasioni: un pannello per prenotare domande durante i dibattiti, un pannello per fare delle votazioni nel caso si propongano giochi o quiz didattici ecc. In ogni caso sarebbero tool da non tenere sempre in aula, ma da rezzare all’occasione.
L’aggiunta o meno di quest’altri strumenti può essere più agevole quando lo spazio alle spalle dell’insegnate è oiuttosto ampio.
> per rendere più flessibile l’aula valutare la possibilità di usare un rezzer automatico, in cui mettere a disposizione già 2 o 3 ambientazioni diverse, per eventi di tipo diverso, come ad esempio:
a) disposizione ad arena, con zona insegnante vuota, per lezioni tradizionali
b) disponibilità di un tavolo e 4-5 sedie per quando si invitano più ospiti per dei dibattiti
c) nel caso di dibattito fra 2 persone, potrebbero esserci al centro due oggetti per far sedere i 2 ospiti uno di faccia all’altro e creare 2 piccole semiarene alle spalle di cisacuno, per aumentare il senso di competizione.
Il convegno organizzato il 20 novembre dal CDTI di Roma ha riprosto fra i vari temi, quello della formazione aziendale in SL, grazie anche al dibattito nato dopo la lezione che ha messo in contatto simultaneamente RL e SL.
Ho già avuto occasione di parlare delle simulazioni e credo non ci siano dubbi sul fatto che siano il modo più efficace e completo di usare Second Life per fare formazione.
Nonostante questo dobbiamo rilevare ed accettare che la riproduzione in SL di una situazione simile a quella d’aula – persone che ascoltano un relatore – è di certo la più diffusa. E non è un caso: la semplicità di realizzazione, i costi contenuti, la facilità nel reperire i tools, la possibilità per i relatori di riutilizzare slide già pronte, sono tutti elementi che giocano a favore di questa modalità operativa.
Ecco allora qualche suggerimento pratico su come realizzare uno spazio da utilizzare per lezioni, convegni e seminari.
OBIETTIVI GENERALI DI UN'AULA
Nel pensare a come dovrebbe essere un’aula in SL mi viene in mente che un’aula dovrebbe essere:
> facile da usare per il relatore/insegnante: tools semplici per la distribuzione di materiali e uno spazio agevole in cui muoversi nel caso faccia lezione in piedi
> facile da usare per i partecipanti/allievi, che devono poter accedere senza fatica ai materiali, seguire facilmente la lezione sia in chat che in voice, in un ambiente confortevole
> flessibile per adattarsi a situazioni diverse: lezione frontale, dibattito fra più persone, utilizzo o meno di supporti multimediali ecc.
DISPOSIZIONE GENERALE
Nella disposizione generale dell’ambiente, si dovrebbero prevedere:
> un punto di arrivo/punto di accoglienza, dove siano presenti cartelli informativi (sul singolo evento, su altri eventi, loghi di sponsor, ecc.). Il punto di accoglienza è utile anche per evitare, almeno in parte, che le persone prendano il LM nel punto in cui solitamente c’è il relatore, con l’effetto poi di essere teleportati sopra o vicino a lui durante la lezione, con evidente disturbo per il gruppo
> oggetti per sedersi: non è rilevante che si tratti di sedie, panchine, o semplici poseball. Piuttosto provvedere che ci siano posture diverse o, meglio ancora, uno script che permetta ad ognuno di scegliere fra un certo numero di posizioni diverse. Esistono anche script che nello stesso oggetto attivano ogni volta che ci si siede una postura casuale e diversa, ed altri impostati per modificare la postura dopo un certo numero di secondi. Usare uno di wuesti script permette di evitare l’effetto sgradevo ed artificiale che si ha vedendo qualche decina di avatar tutti nella stesa posizione.
> attenzione alla posizione e all’orientamento della cam dei partecipanti. Molto spesso si utilizza come aula l’ambientazione di un’arena, oppure di un auditorium con scalinate. In questo caso gli avatar si posizionano uno dietro all’altro, ogni volta salendo di un gradino. In queste situazioni i gradini o gli avatar rendono complicato l’uso della cam, che può essere disturbata dalla vicinanza fra avatar, oppure trovarsi incastrata nei gradini.
E’ auspicabile che quando un avatar si siede, la cam sia libera e si rivolga automaticamente verso il punto in cui si trova il relatore. Spetta poi ai singoli decidere se manovrare manualmente o meno la cam per esplorare l’ambientazione circostante.
> assicurarsi che da ogni punto tutti possano leggere le chat di tutti, senza costringere ad usare lo “shout”
> qualità e volume del voice dipendono da molti fattori (compreso il fatto che qualcuno scelga come punto di ascolto il proprio avatar o la propria cam). Credo che in un aula in cui tutti leggono la chat (punto precedente) si ottengano buoni risultati anche con il voice, senza bisogno di ulteriori accortezze.
TOOLS D’AULA
Anche per quanto riguarda gli strumenti da utilizzare in aula, la scelta varia molto a seconda del contesto, degli obiettivi e delle modalità con cui si desidera proporre i materiali. Credo sia utile prevedere:
> un proiettore slide e video (meglio se integrato in un unico oggetto, come il proiettore NHT, che permette la ricerca di video su youtube, lo streaming e molte altre funzionalità incorporate in un unico oggetto)
> distributore di oggetti, nc, lm, link web. A seconda dei casi si può decidere se fare un unico oggetto, oppure un oggetto per ogni tipo di materiale da distribuire, o se ci siano soluzioni intermedie.
> raccoglitore di nc, in cui i partecipanti possano mettere i propri feedback. Particolarmente utili sono gli oggetti che permettono sia di raccogliere le nc, che di distribuire il contenuto dell’oggetto in un’unica cartella. In un lavoro di gruppo, ad esempio, ognuno inserisce nell’oggetto il proprio contributo e alla fine tutti, con unico clic, posso ottenere la cartella che raccoglie tutti i contributi.
ALTRE CONSIDERAZIONI
> Di volta in volta potrebbero essere d’aiuto altri tool, ma dipende dalle occasioni: un pannello per prenotare domande durante i dibattiti, un pannello per fare delle votazioni nel caso si propongano giochi o quiz didattici ecc. In ogni caso sarebbero tool da non tenere sempre in aula, ma da rezzare all’occasione.
L’aggiunta o meno di quest’altri strumenti può essere più agevole quando lo spazio alle spalle dell’insegnate è oiuttosto ampio.
> per rendere più flessibile l’aula valutare la possibilità di usare un rezzer automatico, in cui mettere a disposizione già 2 o 3 ambientazioni diverse, per eventi di tipo diverso, come ad esempio:
a) disposizione ad arena, con zona insegnante vuota, per lezioni tradizionali
b) disponibilità di un tavolo e 4-5 sedie per quando si invitano più ospiti per dei dibattiti
c) nel caso di dibattito fra 2 persone, potrebbero esserci al centro due oggetti per far sedere i 2 ospiti uno di faccia all’altro e creare 2 piccole semiarene alle spalle di cisacuno, per aumentare il senso di competizione.
Alcune di queste indicazioni sono state rispettate anche nelle due aule che l'architetto e builder Arco Rosca ha realizzato nella mia isola. Potete fare una visita l'aula Upsilamba allo SLURL: http://slurl.com/secondlife/imparafacile/42/198/35/
Ma se volete avere qualche informazione più precisa o avete un'esigenza particolare da soddisfare, contattatemi pure.
CIAO a tutti
Imparafacile Runo
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